Wednesday, July 6, 2011
COMUNICATO STAMPA MANIFESTAZIONE DEGLI HAZARA A MILANO Sabato 9 Luglio 2011
Invitiamo tutti gli amici che fossero interessati a partecipare alla manifestazione contro l'attacco dei kuchi talebani nella zona di Hazarajat e (Afghanistan) e contro il genocidio degli hazara in Afghanistan e in Pakistan. La manifetazione si terrà sabato 9 luglio a Milano. Maggiori dettagli verranno forniti in seguito. Chiediamo aiuto e sostegno ai nostri amici intaliani per essere con noi in questa battaglia. Grazie.
Dal 2002, caduta del regime talebano, i nomadi kuchi supportati dalgi stessi talebani organizzano ogni anno delle vere e proprie spedizioni nelle zone abitate dagli hazara per attaccarne le case, ucciderne gli abitanti ed espropriali delle loro proprietà. Tutto ciò sta accadendo sotto gli occhi della comunità internazionale, la quale nonstante il suo proclamato impegno di portare pace e sicurezza in Afghanistan, ora rimane inerme e silente di fronte a tutto questo. Da due mesi la popolazione hazara sta chiedendo aiuto al governo afghano, ma il Presidente Karzai in questi anni non ha fatto altro che supportare i kuchi in virtù della loro comune etnia. Tutti sanno che i kuchi ed i talebani si sono uniti ma la politica in Afghanistan si sta muovendo per far tornare i talebani al potere e di conseguenza vi è una censura dilagante rispetto a fatti come questi. Ogni giorno che passa l’incubo del ritorno dei talebani aumenta perché la popolazione sa ciò che sta accadendo. In questi ultimi paesi solo da hazarajat sono scappate 4 000 persone a causa degli attacchi kuchi.
Per conoscere chi sono i kuchi dobbiamo risalire all’epoca del re Abdul Rahman Khan nel 1880, quando il re emise una fatwa in cui si diceva che gli hazara non sono mussulmani veri, così ordinò un massacro che portò ad una vera e propria pulizia etnica in cui perse la vita il 62% della popolazione hazara. Per i pochi superstiti rimasti il re emanò una legge in cui veniva decretato che gli hazara sarebbero dovuti rimanere schiavi e non aver nessun diritto nemmeno quello di studiare. Per evitare che gli hazara si potessero riorganizzare e rivoltare alle sue leggi formò poi il gruppo dei kuchi, nomadi pashton ai quali diede armi ed ordinò loro di attaccare i villaggi degli hazara per distruggerne l’agricolutra e privarli così dei mezzi di sussistenza al fine di cacciarli definitivamente dall’Afghanistan.
In questi ultimi anni stanchi di questi continui attacchi ed omicidi rimasti da sempre impuniti gli hazara di tutto il mondo hanno dato vita ad una serie di manifestazioni di protesta in tutto il mondo, non solo in Afghanistan, ma anche in Australia, Italia, Norvegia, Canada, Svezia e Olanda. Quest’anno si svolgerà la seconda manifestazione in Italia contro i kuchi talebani, la quale avrà luogo a Milano.
Chiediamo a tutti gli italiani di partecipare alla manifestazione per ascoltare le nostre parole almeno qui in Italia. Il nostro desiderio è sempre stato che in Afghanistan ci fosse la pace e che la popolazione di questo territorio potesse essere uguale per la legge. Noi vogliamo un Afghanistan senza talebani, vogliamo pace e libertàe soprattutto che i criminali vengano finalmente puniti. Unitevi con noi per fermare il massacro degli hazara!
La comunità degli Hazara dell’Afghanistan in Italia si sta preparando per una manifestazione pacifica relativa ad alcune importanti questioni sulla situazione degli Hazara in Afghanistan. Le tre questioni che vorremmo affrontare nella nostra manifestazione sono:
1. Vorremmo dimostrare per condannare i brutali attacchi dei kuchi (nomadi) Talebani nell’area Hazara di Nahur in Provincia di Ghazni e a Behsud in Provincia di Maidan. In questi attacchi sono state uccise moltissime persone e molte altre sono invece state costrette ad abbandonare le loro case. I Talebani hanno poi bruciato le loro abitazioni e saccheggiato le loro proprietà, mentre il Governo afghano di fronte a tutto questo non solo rimane in silenzio, ma supporta gli stessi kuchi in questi crimini contro l’umanità. Per questo motivo consideriamo il Governo Afghano complice del fondamentalismo, del razzismo e del terrorismo in Afghanistan. Noi vorremmo mainfestare quindi per mostrare la nostra indignazione a questi sanguinosi attacchi.
2. I Talebani sono il gruppo più pericoloso e fondamentalista dell’Afghanistan. In quanto terroristi essi sono contro ogni forma di democrazia, valori e diritti umani, mentre il Governo Afghano sta facendo di tutto per farli tornare al potere a causa di motivi etnici. Attraverso la nostra dimostrazione vorremmo protestare contro questa forma di riconciliazione, in quanto se i Talebani tornano al potere le conquiste fatte negli ultimi dieci anni verranno cancellate e l’Afghanistan si trasformerà nuovamente in una prigione per donne e minoranze etniche.
3. Recentemente il Governo razzista del Presidente Karzai ha rimosso dozzine di Ministri Hazara dal Parlamento attraverso un processo illegale atto a boicottare la comunità Hazara. Gli Hazara sono considerati il gruppo più aperto e democratico dell’Afghanistan. La sosietà Hazara ha avuto il ruolo maggiore in diverse elezioni negli ultimi dieci anni, con una notevole partecipazione di donne e ciò rappresenta uno dei motivi per cui il governo fondamentalista di Karzai non vuole rappresentanti Hazara nel Parlamento afghano. Noi vorremmo condannare questi atti di razzismo che hanno indebolito il fragile processo democratico in Afghanistan ed i quali stanno offrendo sempre più potere al fondamentalismo.
La manifestazione tra gli Hazara e tutti coloro che intenderanno partecipare, verrà svolta in maniera assolutamente pacifica ed osserverà certamente la legge e le predispozioni dell’autorità di Pubblica Sicurezza in materia.
Il luogo di Corteo: da Piazza Duca D'Aosta a Piazza Leonardo Da Vinci (Politecnico di Milano)
percorrendo Via Vitruvio, Via Plinio, Piazza Carlo Erba e Via Pascoli
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Data: Sabato 9 Luglio 2011 dalle 16:00 alle 19:00
Info:
Sito ufficiale: www.Hazarapeople.com Pagine su Facebook: Italian Hazaras
Altri siti e blog: www.basirahang.org
www.afghanlongtongue.blogspot.com
Persone di riferimento: Abdul Basir Ahang br.ahang@gmail.com
Mohammad Amin Wahidi aminwahidi@yahoo.com
PER AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE DELLA POPOLAZIONE HAZARA IN AFGHANISTAN.
www.hazarapeople.com
http://www.nationalgeographic.it/dal-giornale/2010/05/17/news/hazara_-_gli_esclusi-25410/
http://www.globalproject.info/it/mondi/Fermiamo-il-genocidio-degli-Hazara/5084
http://www.ilmondodiannibale.it/chi-sono-gli-hazara/
http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2010/jul/19/hazaras-blame-game-afghanistan
http://kabulpress.org/my/spip.php?article41621
http://kabulpress.org/my/spip.php?article12192
http://afghanlongtongue.blogspot.com/2010/06/photo-reportage-of-protest-in-milan.html
Monday, July 4, 2011
Centinaia di donne e uomini Hazara alla manifestazione organizzata a Sydney contro i brutali attacchi dei kuchi a Nahur, Behsood e Daimirdad
Tradotto da Nicole Valenti
Domenica 3 Luglio 2011 Sydney – Australia
Centinaia di donne e uomini Hazara hanno protestato a Sydney contro i brutali attacchi dei kuchi talebani a Nahur, Behsood e Daimirdad e per condannare il genocidio sistematico degli Hazara in Afghanistan e in Pakistan.
Condannando le uccisioni e i saccheggi da parte dei kuchi, i dimostranti hanno chiesto ai funzionari australiani e alla Comunità Internazionale di rompere il loro silenzio sui crimini contro l’umanità e di fare pressione sul corrotto governo afghano per fermare questo genocidio.
Negli attacchi di quest’anno a Nahur in Provincia di Ghazni e a Beshood nella Provincia di Maidan, molte persone sono state uccise, migliaia sono state costrette ad abbandonare le loro case e centinaia di abitazioni sono state date alle fiamme dai kuchi talebani.
Come hanno affermato i dimostranti, lo stesso governo afghano ha fomentato questo problema, rifornendo e supportando i talebani sotto il nome di kuchi e mandandoli nelle aree abitate dagli Hazara al fine di mettere gli abitanti sotto pressione e fermare così il processo di democratizzazione da loro messo in atto.
Gli Hazara rappresentano l’unico muro contro l’estremismo e il fondamentalismo in Afghanistan ed è per questo motivo che necessitano del supporto della Comunità Internazionale.
I dimostranti hanno inoltre condannato il processo che impedisce ai talebani di essere perseguiti in quanto criminali di guerra, ed il quale invece offre loro privilegi speciali nonostante i crimini commessi contro l’umanità. Perdonando i terroristi e offrendogli questi privilegi il numero dei gruppi terroristici aumenterà e questi porteranno ancora una volta il paese verso la guerra civile come accadde nel 1990.
Le persone accorse a questa manifestazione portavano striscioni e diverse fotografie, come quella di Jawad Zuhak, il popolare capo del consiglio provinciale di Bamyan, rapito e ucciso circa un mese fa dai talebani. I dimostranti hanno chiesto giustizia ed un processo per gli assassini di Jawad Zuhak.
E’ da molto tempo ormai che ogni primavera i kuchi attaccano gli indifesi Hazara, espropriandoli delle loro proprietà, bruciandone le case e la situazione risulta ancora più grave da quando i talebani si sono uniti a loro.
Da quando sono inziati i dialoghi con i talebani attraverso un processo di conciliazione preferenziale, il corrotto governo afghano sotto la leadership di Karzai ha offerto un supporto sia diretto che indiretto ai talebani e ai kuchi utilizzandoli come strumenti contro le altre etnie non pashton del paese.
La popolazione Hazara in Italia ha annunciato che in pochi giorni anche loro avrebbero tenuto una dimostrazione contro i brutali attacchi dei kuchi talebani attraverso la quale chiederanno al governo italiano e ai funzionari europei di fare pressione sul governo Karzai per fermare la frattura dell’Afghanistan e salvare il paese da un’altra guerra civile.
Gli Hazara hanno sempre creduto nella pace e nella democrazia attraverso forme di fratellanza tra le varie etnie del paese ed una positiva e libera competizione per portare l’Afghanistan verso la strada dello sviluppo, ma sono sempre stati minacciati dai fondamentalisti e dagli estremisti che hanno ucciso molti di loro.
La visione degli Hazara e le loro attività per la promozione della democrazia in Afghanistan indeboliscono la posizione dei fondamentalisti e per questo gli stessi hanno provveduto a uccidere gli Hazara al fine di spianare la strada all’estremismo in Afghanistan e in Pakistan.
Dalla fine del 2008, I gruppi estremisti hanno iniziato una serie di uccisioni mirate le quali hanno portato alla morte di moltissimi politici Hazara ed attivisti per i diritti umani in Afghanistan e a Quetta in Pakistan. Come dimostra l’evidenza, da quando gli estremisti hanno ottenuto maggior potere ed hanno influenzato i governi dell’Afghanistan e del Pakistan, entrambi i governi hanno fornito il loro supporto agli estremisti nell’uccisione degli Hazara.
La rete internazionale della popolazione Hazara chiede agli Hazara delle diverse parti del mondo, come Stati Uniti, Canada ed Europa di seguire le orme degli Hazara in Australia, godendo la democrazia nel loro paese di residenza usando le potenti armi della “protesta civile” contro il razzismo, l’ingiustizia e la pulizia etnica in Afghanistan.
Gli Hazara nelle diverse parti del mondo hanno la responsabilità di essere una voce per coloro che l’hanno persa tra le montagne dell’Hazarajaat e di essere i portatori del loro messaggio di pace, giustizia e fratellanza. Tutti gli Hazara sono sicuri che un giorno la democrazia vincerà e questa è l’unica strada che l’Afghanistan dovrebbe percorrere, altrimenti non vi sarà mai pace.
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Hundreds of Australian Hazara men and women protested in Sydney against brutal Kochi attacks on Nahur and Behsood
Sunday July 3 2011 Sydney- Australia
Hundreds of Australian Hazara men and women protested in Sydney against brutal Kochi attacks on Nahur and Behsood and condemned the systematic genocide of the Hazaras in Afghanistan and Pakistan.
Condemning the killings and lootings by Kochis, the demonstrators asked the Australian officials and the International Community to break their silence on crimes against humanity and put pressure on corrupt Afghan government to stop this genocide.In the attacks of this year on Nahur in Ghazni province and Behsood in Maidan province, many people are killed, thousands are forced to flee their area and tens of houses are burnt by Kochi Taliban.
As said by the demonstrators, the Afghan government itself has a hand behind this issue. It supplies and supports the Taliban by the name of Kochis and sends them to the Hazara areas, this way they put the Hazaras under pressure and stops their work for democratization of Afghanistan.
As they added, the Hazaras are the only wall against extremism and fundamentalism in Afghanistan that is why they need the support of the International Community.
The demonstrators also condemned the process that exempts the Taliban from the prosecution as war criminals, which instead gives them special privileges for the crimes they commit against humanity. They said, forgiving terrorists and giving them special privileges would increase the number of terrorist groups in the country and would lead the country once again towards the civil war as it happened in the early 1990s.
The people in this gathering while holding placards and different photos including Jawad Zuhak’s, the popular Bamyan head of provincial council who was kidnapped and killed by the Taliban about a month ago, asked for justice and the trial of Jawad Zuhak’s murderers.
This is not the first year but since long, every year in the spring the Kochis attack the defenseless Hazaras and loot their belongings burning their houses, which is now more complicated as the Taliban are with them.
Since the talks with the Taliban had began through a preferential conciliation process, the corrupt Afghan government under Karzai leadership would give direct and indirect support to them and to the Kochis so to use the Kochis as a pressure tool against the non- Pashtoon ethnics of the country.
The Hazara People correspondent in Italy has wired that in a few days the Italian Hazaras would also have a demonstration against brutal attacks of the Kochi Taliban on Nahur and Behsood through which they would ask the Italian government and the European officials to put pressures on Karzai government to stop the split of Afghanistan and save it from another civil war.
The Hazaras always have believed in peace and democracy through brotherhood among the ethnics of the country and free positive competitions to take Afghanistan toward development, but they have always been threatened by the fundamentalists and extremists who have killed many of them.
The Hazaras’ views and their activities for promotion of democracy in Afghanistan weakens the position of fundamentalists thus they tend to kill Hazaras to clear the way for the extremism in Afghanistan and Pakistan.
Since late 2008, the extremist groups have begun a series of target killings that have so far killed several Hazara political leaders and human rights activists in Afghanistan and Quetta Pakistan. Based on the evidences, as the extremists get more power and have their influences on the Afghan- and Pakistani governments, it is to say that the Afghan and Pakistani governments both are influenced by the extremists to support them kill the Hazaras.
The Hazara People International Network asks all Hazaras in different parts of the world such as America, Canada and in the European countries to do the same as the Australian Hazaras, enjoying the democracy in their country of residence use the only powerful weapon “civic protests” against racism, injustice and ethnic cleansing in Afghanistan.
The Hazaras in different countries have the responsibility to be a voice for those who are voiceless in the mountains of Hazarajaat and deliver their message for peace, justice and brotherhood.
The Hazaras are all sure that one day the democracy will win, that is the only way Afghanistan should go to, otherwise no peace would come there.
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